martedì 20 settembre 2011

Conferenza Svevo e “gli altri”, ovvero dei diversi modi di essere italiani. Prof.dr. Maria Sant




GIOVEDÍ (!)
 20 ottobre 2011, ore 19.30
Università Stadscampus; Rodestraat 14, 2000 Antwerpen
Prof.dr. Mara Santi
(docente di letteratura italiana all’università di Gent)

Svevo e “gli altri”, ovvero dei diversi modi di essere italiani

In tutta la propria opera Svevo (1861-1928) dialoga con diversi interlocutori “italiani”: dai testi classici della tradizione nazionale ai critici letterari, dalla borghesia triestina al pubblico nazionale a cavallo tra i due secoli, dalla lingua della letteratura alla lingua quotidiana della Nazione. Di tale dialogo a più voci è possibile svolgere un’analisi strettamente basata sulle testimonianze dirette dell’autore – quindi sulle sue carte private e sui suoi testi –. Da tale analisi emergono interessanti considerazioni che si spostano, a volte anche rilevantemente, da alcuni degli stereotipi critici (anche infondati) che accompagnano l’autore. Ad esempio, di contro a una tradizione storico-letteraria che legge Svevo quale esponente di una cultura mitteleuropea, periferico scrittore non professionista e dalle precarie competenze linguistiche, emerge il profilo di un autore che, dietro a fittismi veli di verità imperfette o a vere e proprie menzogne, nasconde una precisa consapevolezza delle proprie intenzioni artistiche, del proprio confronto aperto e innovativo con la tradizione letteraria e linguistica italiana e che cerca precisi interlocutori tra gli intellettuali italiani. In altri termini, Svevo si pone volontariamente al centro delle maggiori questioni linguistiche, letterarie e culturali aperte tra 1800 e 1900 in Italia. Da tale volontà nascono un confronto con la tradizione letteraria nazionale, che Svevo rilegge parodicamente, un rapporto contraddittorio con il pubblico non specialistico, che Svevo sembra trascurare, e un conflitto quasi insanabile con la critica attardata su posizioni inadeguate a capire la modernità – narrativa e linguistica – espressa dall’opera dello scrittore triestino. La lezione intende proporre una passeggiata sveviana, che da Petrarca porterà a Manzoni e Verga e alla storia della lingua italiana, attraverserà momenti dal mercato editoriale tra 1800 e 1900, toccherà aspetti del provincialismo borghese triestino e arriverà alle posizioni della critica sveviana presente e passata.

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