mercoledì 3 novembre 2010

Cineclub: La Sconosciuta, Giuseppe Tornatore

Cineclub: Klappeistraat 2, 2060 Antwerpen.
Sabato 20 novembre, ore 15.
La Sconosciuta, Giuseppe Tornatore
Prezzo normale: 4,5€ - Prezzo soci della Dante: 3€
La sconosciuta è un film del 2006 diretto da Giuseppe Tornatore. Presentato nella sezione Première della
Festa del Cinema di Roma 2006, è uscito nelle sale italiane il 20 ottobre 2006. Sei anni dopo il successo di Malèna, il regista siciliano torna al cinema con un film ispirato ad alcuni fatti di cronaca riguardanti il racket della prostituzione di ragazze provenienti dall'Europa dell'Est e sullo sfruttamento dei loro uteri per dare figli a coppie che non possono averne.
Giuseppe Tornatore riprende la parola dopo sei anni di silenzio e optato per il noir. Con risvolti nel thriller, senza dimenticare i problemi affettivi ma rappresentandoli con un linguaggio carico d'ansie, volutamente oscuro. La "sconosciuta" ha un nome, Irina, ha un luogo lontano da cui proviene, l'Ucraina, alle spalle, per certi suoi ricordi che attraversano, fulminei, il suo presente, ha un passato torbido, sotto la ferula di aguzzini, nel mondo orrendo di una prostituzione anche più orrenda. La incontriamo in una città italiana del nord, tetra, grigia, quando piovosa quando nevosa, che si intuisce essere Trieste. Fa di tutto per essere assunta come cameriera in casa di un orefice con una moglie e una bambina. Si comporta in modo strano, però, ora sembra una ladra, in altri momenti si arriva a sospettare che possa essere una spia, mentre, tra gli strappi dei suoi ricordi (in una calda luce solare che contraddice la nebbia del presente) sembra di vederla macchiarsi le mani di sangue, alle prese con un protettore che si comporta da sadico. Lentamente - ma, narrativamente, con una fortissima dinamica interna - gli interrogativi di cui la "sconosciuta" è circondata, trovano risposte. Fino a un'ultima che sembrerebbe conclusiva e che invece, con un colpo di scena drammatico, ribalta
tutto. Tornatore, dal punto di vista della rappresentazione visiva, ha dato via libera a una violenza che, anche nei rari momenti di quiete, pervade le immagini affidandole quasi di continuo al buio. Con dei ritmi che esplodono ad ogni svolta, con lacerazioni e addirittura scatti cui la musica, come sempre coinvolgente di Ennio Morricone, aggiunge tensioni, emozioni, sospetti e perfino paure.
Tratto da Il Tempo, 19 ottobre 2006, Gian Luigi Rondi Giuseppe Tornatore (1956) è un regista, sceneggiatore e produttore cinematografico italiano.
Il suo esordio avviene col documentario Le minoranze etniche in Sicilia, vincitore di un premio al Festival di Salerno, e lavora per un breve periodo per la RAI, per la quale si occupa di alcuni programmi, tra i quali Scrittori siciliani e cinema: Verga, Pirandello, Brancati e Sciascia. Nel 1986 debutta "ufficialmente" sul grande schermo con Il camorrista, dedicato al mondo della malavita napoletana. Il film riceve una buona accoglienza sia da parte del pubblico che dalla critica, e Tornatore vince il Nastro d'Argento come "miglior regista esordiente". L'incontro con il noto produttore Franco Cristaldi porta alla genesi di quello che è considerato il capolavoro di Tornatore, Nuovo cinema Paradiso, pellicola che riscuote un successo clamoroso in tutto il mondo, donando notorietà internazionale al regista. Il film si aggiudica il gran premio della giuria al Festival di Cannes e il premio Oscar come "miglior film straniero". Sempre nel 1995 dirige L'uomo delle stelle, con Sergio Castellitto e vince il David di Donatello e il Nastro d'Argento per la "miglior regia" e il Gran Premio della Giuria al Festival di Venezia. Rimane folgorato dal monologo teatrale di Alessandro Baricco Novecento, e lentamente comincia a pensare ad una trasposizione cinematografica, La leggenda del pianista sull'oceano, con protagonista l'attore inglese Tim Roth, accompagnato dalla
colonna sonora di Ennio Morricone. Anche questa pellicola si aggiudica diversi premi: il David di Donatello ed il Ciak d'Oro per la regia e due Nastri d'Argento, per la regia ed uno per la sceneggiatura. Del 2000 è Malèna, con Monica Bellucci, coproduzione italo-americana, che si avvale, ancora una volta, delle musiche di Morricone. Nel 2006 gira La sconosciuta, che l'anno successivo si aggiudica ben tre David di Donatello. Il film è stato scelto per rappresentare l'Italia al Premio Oscar 2008, nella selezione per le nomination quale miglior film straniero. Nel 2009 ha firmato la regia di Baarìa (Nome siciliano di Bagheria), la cui trama racconta una parte di vita vissuta nella sua città d'origine. La pellicola, uscita il 25 settembre, ha aperto la 66a edizione della Mostra d'arte cinematografica di Venezia nella competizione ufficiale.


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