martedì 8 marzo 2011

Piccoli e grandi passi nell'evoluzione della lingua italiana

Martedí 22 marzo 2011, ore 19.30
Università Stadscampus / Aula S-R.320
Rodestraat 14
2000 Antwerpen

Prof. dr. Dieter Vermandere
(docente di linguistica italiana all'Universiteit Antwerpen)

Piccoli e grandi passi nell'evoluzione della lingua italiana
Soffermiamoci sull'osservazione seguente: "sin dall'antichità la discontinuità geografica della penisola ha favorito una frammentazione etnica e linguistica paragonabile, in tutto il dominio indoeuropeo, solo a quella dell'India (paese quattordici volte più grande)". La frase, tratta dal libro L'italiano. Istruzioni per l'uso di Luca Serianni e Giuseppe Antonelli (Mondadori, 2006, p. 33), ha il vantaggio di illustrare quant'è straordinaria la situazione linguistica dell'Italia.
Nel marzo 2011 si festeggia il centocinquantenario dell'Unità d'Italia - e non mancano i riferimenti alla frase "Fatta l'Italia, bisogna fare gli italiani". Si sarebbe tuttavia anche potuto completare con "Fatta l'Italia, bisogna fare gli italiani, e creare l'italiano". Strano, dato che la lingua italiana ha ovviamente origini più antiche (la Società Dante Alighieri stessa ne è la prova). Tuttavia, bisogna ammettere che l'italiano di oggi non corrisponde più a quello di 150 anni fa. Ma l'italiano del 1861, quant'era distante dall'italiano di Dante, Petrarca e Boccaccio? E soprattutto: quant'era distante dagli italiani stessi?

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