giovedì 4 novembre 2010

Club di lettura: Cristo si è fermato ad Eboli di Carlo Levi a cura di Carmine Vilardi.





Cristo si è fermato ad Eboli  di Carlo Levi A cura di Carmine Vilardi.  



Taverna De Merode (piano superiore)
Fermata dei tram 7 e 15:  De Merode.
Grote Steenweg, 29-31 2600 Berchem

                                                                        
Sabato 27 novembre,  ore 14.00        

Nella foto: scorcio di Aliano (nel libro "Gagliano" dalla pronuncia locale)

A teatro: De Parade. Inferno. Tragische geliefden. Variaties op een thema van Dante.

Giovedi' 10 novembre 2010
Cultureel Centrum Mortsel,
Heilig-Kruisstraat 16, 2640 Mortsel
Tel. 03/4437380
De Parade. Inferno. Tragische geliefden.
Variaties op een thema van Dante.

In Canto 5 van zijn Inferno bezingt Dante de ongelukkige liefde van
Paolo en Francesca. Dantes geliefden werden vereeuwigd in De kus van
Auguste Rodin, dat deel uitmaakt van het grote beeldhouwwerk La Porte de
l’Enfer. Camille Claudel, toen leerlinge van Rodin, werkte eraan mee.
Auteur en regisseur Rudi Meulemans verstrengelt Dantes verhaal
met andere verhalen en personages uit de westerse cultuur. We ontmoeten
Auguste Rodin en Camille Claudel, Ted Hughes en Sylvia Plath, T.S. Eliot en
Vivienne Haigh-Wood. We horen het verhaal van Cesare Pavese, Paul Celan,
Ian Curtis en Jotie t’Hooft. Maar ook Vaslav Nijinski, Louis Althusser, Louise
Bourgeois,... komen aan bod. Dat aloude en steeds weer heftig beleefde
verbond tussen liefde en dood dat vaak tot waanzin en zelfmoord leidt loopt
als een rode draad door deze veelheid aan levens.
Met Inferno stapt Rudi Meulemans voor het eerst over de grenzen
van disciplines heen. Multimediakunstenaar Kurt d’Haeseleer zorgt er met
zijn beelden voor dat de voorstelling niet enkel gaat over déze liefdesparen
maar over de miljoenen liefdesparen door de eeuwen heen. Naast enkele vaste
acteurs van De Parade is ook choreograaf en danser Vincent Dunoyer op de
scène aanwezig.
Met deze productie start Meulemans een driedelige theatrale
verwerking van Dante's Divina Commedia. Na Inferno volgen nog Purgatorio en
Paradiso.

A concerto: graindelavoix: Bal'harm / Palermo 1140

Graindelavoix ~ Bal’Harm / Palermo 1140
    
Tradizione musicale della Cappella Palatina a Palermo
Dove: Amuz, Antwerpen
    
Quando: 28 novembre 2010, ore 15.00
Informazioni: www.amuz.be ~ tel: 03/292 36 80

A concerto: Patrizia Bovi & Chiara Banchini: Tartini versus Tasso

Patrizia Bovi, soprano e recitatrice & Chiara Banchini, violino
Tartini versus Tasso
Dove: Amuz, Antwerpen
Quando: 21 dicembre 2010, ore 21.00
Informazioni: www.amuz.be ~ tel: 03/292 36 80

A concerto: Mala Punica

Mala Punica
O felix Italia ~ musica polifonica di Napoli, Firenze e Padova nel tempo del Scisma d’Occidente (1378 – 1417)
Dove: De Bijloke Gent
Quando: 17 dicembre 2010, ore 20.00
Informazioni: www.debijloke.be ~ tel: 09/269 92 92

A concerto: "Semiramide" di Gioachino Rossini

Semiramide di Gioachino Rossini
Direttore Alberto Zedda
Dove: Vlaamse Opera, Antwerpen
Quando: 12, 14, 17, 19*, 22 e 26 dicembre ore 18.30/* 15.00
informazioni: www.vlaamseopera.be 

A concerto: Muziektheater Transparant & B’Rock

Muziektheater Transparant & B’Rock
Madrigali di Claudio Monteverdi
Dove: Amuz, Antwerpen
Quando: 5 dicembre 2010, ore 15.00
Informazioni: www.amuz.be ~ tel: 03/292 36 80

A concerto: Symfonieorkest van de Munt

Symfonieorkest van de Munt olv Carlo Rizzi
con Anna Caterina Antonacci, soprano
    
La canzone dei ricordi di Giuseppe Martucci, Capriccio Sinfonico di Giacomo Puccini
e Sinfonia n° 4 du Tchakovsky

Dove: Paleis voor Schone Kunsten, Brussel
Quando: Domenica 21 novembre 2010, ore 20.00

Informazioni: www.bozar.be – tel 02/507.82.00
    
 

A concerto: Ludovico Einaudi

Ludovico Einaudi, pianista (jazz)
Dove: Stadsschouwburg, Mechelen
Quando: 8 dicembre 2010, ore 20.15
Informazioni: www.cultuurcentrummechelen.be ~ tel: 015/29 40 00

    
  

A concerto Les Mufatti

Musica di Giovanni Battista Pergolesi
(sinfonia, concerto, cantata e Stabat Mater)
    
Dove: Koninklijk Conservatorium, Brussel
Quando: Giovedi 25 novembre 2010
    
Informazioni: www.bozar.be – tel 02/507.82.00

A concerto: Roberta Invernizzi e Fabio Bonizzoni

Roberta Invernizzi, soprano e Fabio Bonizzoni, cembalo
Giro d’Italia – musica di Barbara Strozzi, Claudio Monteverdi, Giulio Cesare Netti e Girolamo Frescobaldi
Dove: Amuz, Antwerpen
Quando: 21 novembre 2010, ore 15.00
Informazioni: www.amuz.be ~ tel: 03/292 36 80

Commento sulla conferenza 'Rossini e la Rossini renaissance' Dott.ssa Sabrina Avantario

Commento sulla conferenza di Sabrina Avantario, martedi' 19 ottobre in sede della “Dante” ad Anversa
Di  Achille Ziccardi

Rossini: un genio musicale che merita di essere conosciuto meglio. Questo ci ha ampiamente dimostrato ieri
sera Sabrina Avantario, pianista classica e sinfonica e grande esperta di Rossini in particolare. Ce lo ha dimostrato con la parola, la musica, l'anima e il cuore. Più che una conferenza, è stata una seduta di magnetismo. Sabrina ci ha dimostrato come Rossini non significhi solo il Barbiere di Siviglia o la Gazza Ladra o il Guglielmo Tell, ma tanto, tanto di più, come opere e come altre composizioni musicali di vario genere. Ci ha trasmesso la sua passione e il suo amore per la sua materia con una competenza ed forza emotiva che non tutti hanno e non tutti sanno trasmettere. Saremmo potuti restare ad ascoltarla fino all'indomani. Il gran finale del Guglielmo Tell, quasi wagneriano per potenza ed emotività, ci ha  fatto vibrare e quasi commuovere. Sarei personalmente felice di riascoltare Sabrina una prossima volta, su qualsiasi argomento musicale voglia e sappia intrattenerci.

A concerto: Baylor Chamber Orchestra (Waco – Texas) o.l.v. Stephen Heyde

Sarebbe bello ritrovarvi al concerto del nostro segretario nonché redattore del bollettino della DA:

Giovedí 25 novembre 2010, ore 20


Baylor Chamber Orchestra  (Waco – Texas)

Direttore:
Stephen
Heyde

Solista:
Alessandro Cervino,
pianoforte  (L.van Beethoven: concerto  n.1 op.15  in Do maggiore per pianoforte e orchestra)
Musiche di Mendelssohn, Copland, Swerts,  Beethoven, Diamond

Concertzaal Lemmensinstituut
Lemmensinstituut
Herestraat 53,
3000 Leuven

Biglietti: 9 € / 7€studenti


Gli interessati possono contattare la   nostra   presidentessa   per   e-­‐mail  o  per   telefono al fine di organizzare il trasporto in auto.
  

                    


Perugia, il Grifone e la fontana

Di Carlo Macagno
La seconda conferenza in calendario per la settimana della lingua italiana è stata tenuta dal Dott.Andrea
Maddalena che ci ha intrattenuti con un’interessante trattazione intitolata “Perugia, il grifone e la fontana”,
accompagnato dalle melodie suonate con maestria dalla signora Eveline D’Hanens con la nichelharpa , uno strumento davvero insolito di cui esistono in Belgio soltanto dieci esemplari. Questo accostamento di parole,immagini e musica dal vivo si è rivelata una formula molto ben riuscita. Infatti se la parola ci descrive quello che vogliamo trasmettere, l’immagine dà forma viva a quello che abbiamo descritto, la musica dà invece forma all’invisibile, all’anima del luogo e al  momento descritto.
Sì, perchè ogni città ha un’anima. Così la storia e l’immagine di Perugia hanno catturato l’attenzione del
pubblico, coinvolgendolo e suscitando una curiosità che forse farà inserire questa località tra quelle da visitare nelle prossime vacanze. L’argomento trattato dal Dott. Maddalena non è stato soltanto una carrellata sulla città come il titolo lasciava presupporre, ma una rievocazione di ben più ampio respiro che, partendo dalle origini dei primi insediamenti  Etruschi ha successivamente preso in esame i succesivi periodi: quello romano, medioevale, comunale, le signorie, lo stato della chiesa e poi il novecento fino ai giorni nostri. Proviamo a riassumerne alcuni punti salienti.
Secondo l’ordinamento dell’epoca, le zone sotto il controllo degli Etruschi facevano capo a gruppi di dodici
città federate (dodecapoli) e Perugia era una di queste. Nel periodo di massima espansione degli Etruschi erano state poi impostate altre dodecapoli: una a nord e una a sud dell’attuale Toscana, tuttavia questi progetti restarono incompiuti a causa della successiva espansione romana. L’impostazione del tessuto urbano della città, che è rimasta quasi immutata fino alla fine del 1800, è stata disegnata dagli Etruschi tenendo conto della natura del terreno e della sua difesa. A questo scopo gli antichi abitanti hanno protetto la loro città con mura lasciando cinque porte da cui partivano le strade protese verso la regione circostante: proprio come una mano che si articola in cinque dita. Questa soluzione ha prodotto una spartizione della città in cinque rioni che hanno assunto caratteristiche più marcate nel medioevo quando ogni rione aveva una chiesa e un monastero gestiti dai diversi ordini (francescani, domenicani, agostiniani, serviti e carmelitani).
Verso l’ottavo secolo la città entrò nella sfera di influenza del papato e venne retta da un governo vescovile fino all’inizio del 1100 quando fu istituito il libero comune che adottò lo stendardo con il grifone bianco in campo rosso.
Nei periodo tra il 1200 e il 1300 si verificò un grande sviluppo commerciale e urbano che ci ha lasciato
monumenti che ancora oggi possiamo ammirare come il Palazzo dei Priori e la Fontana Maggiore. Nel 1400, quando venne eretta la cattedrale di S.Lorenzo, ci si poteva vantare del fatto che a Perugia tutti gli abitanti sapevano leggere, scrivere e usare le armi, mentre nel territorio circostante da essa controllato sorgevano numerosi castelli (tipico quello di Castiglione del lago sul lago Transimeno).
La storia della città si può ancora leggere oggi, osservando le pietre con cui sono composti i vecchi muri della
cinta di difesa che è stata nelle epoche successive irrobustita e ampliata sempre sulla stessa base. Ogni stratificazione dei muri è composta da pietre di diverso tipo e colore e ogni tipo corrisponde a un periodo ben definito. Così è facile riconoscere le aggiunte in pietra arenaria fatte intorno al 1200, quelle in pietra calcarea che risalgono al 1300 mentre dall’inizio del 1400 sono stati usati mattoni. Perugia ha ancora altre tipiche particolarità che il Relatore ci ha argutamente fatto osservare: prendendo la planimetria delle mura etrusche si può osservare che tutte le porte della città giacciono su una circonferenza, cosa insolita e forse non casuale. Se congiungiamo sulla planimetria i punti corrispondenti alle tre maggiori chiese otteniamo un triangolo. Ebbene sul baricentro di questo triangolo troviamo la Fontana Maggiore, proprio accanto alla cattedrale. Perugia è stata nel medioevo una città mistica, ma successivamente, a causa del carattere
fiero e indipendente dei suoi abitanti, anche anticlericale come reazione al dominio dello stato pontificio. Il numero cinque ad esempio, ha sempre avuto un valore simbolico importante in Perugia e si ritrova nei capitelli o bassorilievi delle porte più antiche e meglio conservate come l’arco Etrusco o la porta Marzia.
Il caloroso applauso del pubblico alla fine della conferenza è stato un grazie al Dott.Maddalena per la sua
trattazione. Ci auguriamo di averlo ancora presto tra noi.
    
 

 

commento sulla conferenza su 'Federico II in Italia, l'unione dei mondi' Dott. A. Maddalena

Conferenza del dott. Andrea Maddalena 'Federico II in Italia, l'unione dei mondi' , giovedi' 21 ottobre, “Dante” di Anversa.
Di Pina Biscu
Andrea Maddalena è stato molto bravo: chiaro, esplicito, preciso, dando un quadro completo di quella che fu
l'ambizione e fors'anche l'amore di Federico II: vedere un paese unito e rispettato (mentre ora stiamo distruggendo tutto). Scegliendo questo argomento Andrea ha voluto forse esprimere il suo rimpianto dei bei tempi passati. Una cosa  è certa: il Sud e soprattutto la Sicilia, conserva con cura e amore nei loro cuori, un ricordo indelebile di Federico II.
A ben presto caro Andrea. Se vai al Nord porta il calore del Sud.
  


I commenti dei nostri soci: Impressioni sulla settimana all’ insegna della lingua e cultura italiana

Di Marleen Willems
  
Nella settimana dal 18 al 25 ottobre non c’era che l’imbarazzo della scelta. Tante le iniziative all’insegna della
lingua e cultura italiana, dappertutto nel mondo, ma anche in Belgio, a Bruxelles, a Lovanio e grazie alla Società Dante Alighieri di Anversa e l’iniziativa del cineclub di Emiliano Manzillo anche da ‘noi’ ad Anversa .
Lunedì 18 ottobre al cinema Klappei abbiamo visto il film ‘L’imbalsamatore’, 2002, diretto da Matteo Garrone.
Un  film ‘noir’, abbastanza cupo, pieno di contrasti. Interessante però la discussione dopo il film sotto la guida di Emiliano Manzillo, esperto in materia. I prossimi film del ‘Made in Italy’ al Cineclub Klappei li potete trovare sul sito: http://www.klappei.be/programma.php?cat=199&id .
Martedì 19 ottobre toccava alla musica lirica. Sabrina Avantario, pianista, ci ha parlato della vita di Gioachino
Rossini, delle sue opere conosciute e meno conosciute, scoperte recentemente grazie alla Rossini renaissance a Pesaro, dell’importanza del libretto e dell’opera lirica per la diffusione della lingua italiana nel mondo. E’ stato un vero piacere  ascoltare la conferenziera, entusiasta ed eloquente. Interessante anche il progetto di Sabrina Avantario insieme a Jeugd en Muziek che vuole avvicinare i piccoli bambini in età prescolare alla musica lirica. Il suo sito: www.avantario.net .
Mercoledì 20 ottobre il conferenziere era il Dott. Andrea Maddalena. Ricordavo ancora della sua conferenza di qualche anno fa su Siena. Ci ha fatto ‘leggere’ con molto entusiasmo la città di Perugia, la sua amatissima città dove ha vissuto, studiato e sulla quale ha scritto la tesi. Leggere la città, scoprire lo sviluppo della città tramite le tracce lasciate dagli etruschi, dai romani, segni architettonici dal Medio Evo e dal dominio Pontificio fino all’epoca moderna .
Non mancavano i riferimenti mistici. Molto suggestivi gli interventi musicali della brava musicista belga Eveline
D’Hanens sulla Nyckelharpa, strumento fino a mercoledì sconosciuto a gran parte di noi. www.evelinedhanens.com
A causa di impegni lavorativi non ho potuto partecipare all’ultima conferenza, tenuta da Andrea Maddalena ,
giovedì 21 ottobre , su Federico II in Italia.
Per concludere questa settimana "italiana": cena in un ristorantino italiano!
Eh, già, anche attraverso la cultura culinaria la lingua italiana si è diffusa in tutto il mondo.
  
 

mercoledì 3 novembre 2010

A teatro: Novecento

Stravolgente successo!!! Le tre rappresentazioni del 22, 23 e 24 sono esaurite! Ma magari rimane ancora un posto libero.
Contattare Ivette : ibrussel@telenet.be o al seguente numero di telefono (enkel ’s ochtends en in het week-end van 10h00 tot 13h00): 0495/ 14 13 21

De Virginian was een oceaanstomer. In de periode tussen de twee Wereldoorlogen
voer hij tussen Europa en Amerika. Aan boord bevonden zich naast miljardairs, emigranten en mensen van allerlei slag. Er wordt gezegd dat er op de Virginian elke avond een uitzonderlijk pianist optrad. Met zijn verbijsterende techniek toverde hij uit zijn piano prachtige, voorheen nooit gehoorde muziek. Zijn leven, dat Tim Tooney, de trompettist uit de band vertelt, wordt als waanzinnig bestempeld en er wordt gezegd dat hij geboren was op het schip en het nooit verlaten heeft.
Zijn naam: Novecento.
De monoloog wordt in het Italiaans opgevoerd. De taal is zeer begrijpelijk ook voor beginners. Een meeslepend verhaal vol grappen, filosofische overwegingen en boeiende personages.
          
  
Il Virginian era un piroscafo. Negli anni tra le due guerre faceva la spola tra Europa e America, con il suo carico di miliardari, di emigranti e di gente qualsiasi. Dicono che sul Virginian si esibisse ogni sera un pianista straordinario, dalla tecnica strabiliante, capace di suonare una musica mai sentita prima, meravigliosa. Dicono che la sua storia, raccontata dal trombettista e suo compagno di band Tim Tooney, fosse pazzesca, che fosse nato su quella nave e che da lì non fosse mai sceso. Un pianista di nome Novecento. Il monologo viene recitato in italiano, ben comprensibile anche per principianti. Una storia travolgente a volte scherzosa, a volte filosofica, e con personaggi affascinanti.
          
Massimo Zamboni speelt/attore
Dirk Ceulemans zorgt voor het licht.
Luk Caeyers zorgt voor de muziek
Herman Boets regisseert.
Katty De Koster assisteert
          
  
Een productie van De Seine uit Lier
          
Dove/Waar: ’t Klokhuis Parochiaansstraat 4 – 4A Antwerpen (zijstraat Lange Nieuwstraat)
Kaarten : 10 euro - 7 euro (voor cursisten van LBC en SCVO Talen en leden van Dante
Alighieri op voorlegging van lidkaart)

Cineclub: Pranzo di Ferragosto, Gianni Di Gregorio.

Cineclub: Klappeistraat 2, 2060 Antwerpen.

Lunedi’ 13 dicembre, ore 19
Pranzo di Ferragosto, Gianni Di Gregorio..
Gianni, trasteverino, è figlio unico di madre vedova, una nobildonna decaduta, capricciosa e un tantino
opprimente di cui deve occuparsi. Madre e figlio vivono soli in un appartamento nel centro di Roma e faticano a
tirare avanti, ricoperti di debiti come sono. Nel bel mezzo dell'afa estiva, Alfonso, l'amministratore, si presenta
alla loro porta per riscuotere quanto gli è dovuto, ma propone a Gianni l'estinzione di tutte le spese condominiali
in cambio di un favore: ospitare la madre, Marina, per la notte e il successivo pranzo di Ferragosto in modo che
lui possa partire per le terme. L'accordo non prevede però l'arrivo di una seconda signora, la zia di Alfonso,
Maria, una simpatica anziana con qualche problema di memoria ed esperta nel cucinare la pasta al forno, ma
l'amministratore convince Gianni a ospitarla offrendogli del denaro. Il protagonista è obbligato, suo malgrado, a
offrire asilo a una terza "mamma abbandonata" quando l'amico Marcello medico di famiglia, giunto per una visita
di controllo in seguito a un malore, gli chiede di potergliela affidare: assente per ferie la badante, Marcello
costretto al turno di notte, l'anziana donna, Grazia, rimarrebbe sola troppo a lungo. Dopo varie piccole
avventure cui i diversi caratteri e personalità delle quattro donne costringono Gianni a pranzare in allegria il
giorno di ferragosto in attesa di salutarsi e del ritorno alle proprie case. Ma quando arriva il momento dell'addio,
le tre signore offrono una grossa somma per rimanere e Gianni non può che accettare.
La Guerra d’Italia a 3000 metri sull’Adamello, Luca Comerio.
Documentario d’epoca sulla I Guerra mondiale ritrovato e restaurato dalla cineteca dei Friuli.

Cineclub: Il Deserto Rosso, Michelangelo Antonioni.

Venerdi’ 3 dicembre, ore 20.15
Il Deserto Rosso, Michelangelo Antonioni.
Primo film a colori di Michelangelo Antonioni che per la fotografia si avvalse della collaborazione del
grande direttore Carlo Di Palma, "Deserto rosso" (1964) rappresenta un film cruciale per il regista. Antonioni
analizza il difficile rapporto tra ambiente sociale e individuo. Il personaggio cardine della storia è Giuliana
(Monica Vitti), moglie insoddisfatta non solo del proprio rapporto coniugale ma anche della propria sfera sociale
e affettiva. Sullo sfondo della città di Ravenna, della quale risaltano soprattutto i tratti d'una modernità spinta e
dell'industrializzazione invasiva, Giuliana vive una vita sempre più estraniata. Già nella sequenza iniziale, i fatti
che la circondano (lo sciopero nella raffineria) non la toccano minimamente e la donna cade pian piano in una
progressiva depressione-regressione. Reduce da un grave incidente automobilistico che l'ha lasciata sconvolta,
Giuliana non riesce a ritrovare i rapporti affettivi con il marito, un dirigente industriale, e con il figlioletto. Il
marito non è che l'antitesi del suo disadattamento all'ambiente, integrato com'è nella propria dimensione sociale.
Giuliana inizialmente pensa di uscire dal suo stato di insoddisfazione rifugiandosi nella relazione con Corrado, un
collega e amico del marito. Ma l'uomo rappresenta un ulteriore elemento di estraneità, egli stesso è
completamente incapace di adattarsi all'ambiente che lo circonda. La malattia della donna progredisce, Giuliana
non ha altro pensiero che la fuga verso una spiaggia completamente deserta. Ma l'ambiente esterno la schiaccia
sempre di più fino a costringerla ad abbandonarsi completamente alla depressione, arrendendosi.
Cineclub: Klappeistraat 2, 2060 Antwerpen.

Cineclub: La Sconosciuta, Giuseppe Tornatore

Cineclub: Klappeistraat 2, 2060 Antwerpen.
Sabato 20 novembre, ore 15.
La Sconosciuta, Giuseppe Tornatore
Prezzo normale: 4,5€ - Prezzo soci della Dante: 3€
La sconosciuta è un film del 2006 diretto da Giuseppe Tornatore. Presentato nella sezione Première della
Festa del Cinema di Roma 2006, è uscito nelle sale italiane il 20 ottobre 2006. Sei anni dopo il successo di Malèna, il regista siciliano torna al cinema con un film ispirato ad alcuni fatti di cronaca riguardanti il racket della prostituzione di ragazze provenienti dall'Europa dell'Est e sullo sfruttamento dei loro uteri per dare figli a coppie che non possono averne.
Giuseppe Tornatore riprende la parola dopo sei anni di silenzio e optato per il noir. Con risvolti nel thriller, senza dimenticare i problemi affettivi ma rappresentandoli con un linguaggio carico d'ansie, volutamente oscuro. La "sconosciuta" ha un nome, Irina, ha un luogo lontano da cui proviene, l'Ucraina, alle spalle, per certi suoi ricordi che attraversano, fulminei, il suo presente, ha un passato torbido, sotto la ferula di aguzzini, nel mondo orrendo di una prostituzione anche più orrenda. La incontriamo in una città italiana del nord, tetra, grigia, quando piovosa quando nevosa, che si intuisce essere Trieste. Fa di tutto per essere assunta come cameriera in casa di un orefice con una moglie e una bambina. Si comporta in modo strano, però, ora sembra una ladra, in altri momenti si arriva a sospettare che possa essere una spia, mentre, tra gli strappi dei suoi ricordi (in una calda luce solare che contraddice la nebbia del presente) sembra di vederla macchiarsi le mani di sangue, alle prese con un protettore che si comporta da sadico. Lentamente - ma, narrativamente, con una fortissima dinamica interna - gli interrogativi di cui la "sconosciuta" è circondata, trovano risposte. Fino a un'ultima che sembrerebbe conclusiva e che invece, con un colpo di scena drammatico, ribalta
tutto. Tornatore, dal punto di vista della rappresentazione visiva, ha dato via libera a una violenza che, anche nei rari momenti di quiete, pervade le immagini affidandole quasi di continuo al buio. Con dei ritmi che esplodono ad ogni svolta, con lacerazioni e addirittura scatti cui la musica, come sempre coinvolgente di Ennio Morricone, aggiunge tensioni, emozioni, sospetti e perfino paure.
Tratto da Il Tempo, 19 ottobre 2006, Gian Luigi Rondi Giuseppe Tornatore (1956) è un regista, sceneggiatore e produttore cinematografico italiano.
Il suo esordio avviene col documentario Le minoranze etniche in Sicilia, vincitore di un premio al Festival di Salerno, e lavora per un breve periodo per la RAI, per la quale si occupa di alcuni programmi, tra i quali Scrittori siciliani e cinema: Verga, Pirandello, Brancati e Sciascia. Nel 1986 debutta "ufficialmente" sul grande schermo con Il camorrista, dedicato al mondo della malavita napoletana. Il film riceve una buona accoglienza sia da parte del pubblico che dalla critica, e Tornatore vince il Nastro d'Argento come "miglior regista esordiente". L'incontro con il noto produttore Franco Cristaldi porta alla genesi di quello che è considerato il capolavoro di Tornatore, Nuovo cinema Paradiso, pellicola che riscuote un successo clamoroso in tutto il mondo, donando notorietà internazionale al regista. Il film si aggiudica il gran premio della giuria al Festival di Cannes e il premio Oscar come "miglior film straniero". Sempre nel 1995 dirige L'uomo delle stelle, con Sergio Castellitto e vince il David di Donatello e il Nastro d'Argento per la "miglior regia" e il Gran Premio della Giuria al Festival di Venezia. Rimane folgorato dal monologo teatrale di Alessandro Baricco Novecento, e lentamente comincia a pensare ad una trasposizione cinematografica, La leggenda del pianista sull'oceano, con protagonista l'attore inglese Tim Roth, accompagnato dalla
colonna sonora di Ennio Morricone. Anche questa pellicola si aggiudica diversi premi: il David di Donatello ed il Ciak d'Oro per la regia e due Nastri d'Argento, per la regia ed uno per la sceneggiatura. Del 2000 è Malèna, con Monica Bellucci, coproduzione italo-americana, che si avvale, ancora una volta, delle musiche di Morricone. Nel 2006 gira La sconosciuta, che l'anno successivo si aggiudica ben tre David di Donatello. Il film è stato scelto per rappresentare l'Italia al Premio Oscar 2008, nella selezione per le nomination quale miglior film straniero. Nel 2009 ha firmato la regia di Baarìa (Nome siciliano di Bagheria), la cui trama racconta una parte di vita vissuta nella sua città d'origine. La pellicola, uscita il 25 settembre, ha aperto la 66a edizione della Mostra d'arte cinematografica di Venezia nella competizione ufficiale.


Club di conversazione

Chi avesse voglia di scambiare qualche idea e di discutere in italiano è invitato agli incontri pomeridiani con Paola  Roero, ore 14.15:
Mercoledi' 10 novembre
Giovedi' 25 novembre
Giovedi' 2 dicembre


E agli incontri serali con Alessandra Candian, ore 19.30:
Martedi' 9 novembre
Martedi' 16 novembre
Martedi' 14 dicembre
Martedi' 21 dicembre


Tutti gli incontri avranno luogo alla
Taverne De Merode, Grote Steenweg 29,
Berchem (Fermata tram 7 o 15).

Chiediamo ai partecipanti una  partecipazione finanziaria unica di 15 euro
(da ottobre 2010 fino a maggio 2011) 
e di  iscriversi versando l’importo sul conto della  Dante
Banca-Bank KB: 415-1182011-81

DA Pinksterbloemlaan 45
B-2180 Ekeren
 

  

Club di lettura

Sempre alla Taverna De Merode (piano superiore)
Fermata dei tram 7 e 15: De Merode.

Grote Steenweg, 29-31  2600 Berchem
                                                                        
Sabato 27 novembre, ore 14 (E non il 20 come programmato prima, visto il cineclub)                                 
Cristo si è fermato ad Eboli  di Carlo Levi A cura di Carmine Vilardi.                                                 

Venerdì 21 Gennaio ore 13.30
Penelope alla guerra di Oriana Fallaci   A cura di Margherita  Mazzocchi

Martedì 22 febbraio ore 19 
Fontamara di Ignazio Silone. A cura di Francesca Cavaliere



Sabato 26 marzo, ore 14
Manuale di conversazione, Achille Campanile. A cura di Carmine Vilardi

Giovedi' 19 maggio, ore 19.30


Il Colore del Sole, Andrea Camilleri. A cura di Emiliano 

Manzillo. 


  

Introduzione e visione del filmato: Cristo si è fermato a Eboli

Martedí 7 dicembre 2010, ore 19.30
Università Stadscampus
Rodestraat 14
2000 Antwerpen
Dott. Rosario Gennaro
(Professore di letteratura e lingua italiana all’Artesis Hogeschool dipartimento Interpreti-Traduttori, Antwerpen)
  

F ilm drammatico del 1979 diretto da Francesco Rosi, tratto
dal romanzo omonimo di Carlo Levi, un romanzo
autobiografico scritto tra il dicembre del 1943 e il luglio del
1944 a Firenze e pubblicato da Einaudi nel 1945. Con Gian
Maria Volonté nei panni di Levi.
Sotto il regime fascista, negli anni 1935-1936, lo
scrittore, medico e pittore fu condannato al confino in
Lucania a causa della sua attività antifascista e trascorse un
lungo periodo in Basilicata, ad Aliano (che nel libro viene
chiamata Gagliano imitando la pronuncia locale), dove ebbe
modo di conoscere la realtà di quelle terre e della sua gente.
Al ritorno del confino Levi, dopo aver trascorso un lungo
periodo in Francia, scrisse il romanzo nel quale rievoca il
periodo trascorso a Gagliano e quello precedente a
Grassano. Lo stesso Levi scrive nella sua prefazione "Come
in un viaggio al principio del tempo, Cristo si è fermato a
Eboli racconta la scoperta di una diversa civiltà. È quella dei
contadini del Mezzogiorno: fuori della Storia e della
Ragione progressiva, antichissima sapienza e paziente
dolore. Il libro tuttavia non è un diario; fu scritto molti anni
dopo l'esperienza diretta da cui trasse origine, quando le
impressioni reali non avevano più la prosastica urgenza del
documento".


La sera delle conferenze è possibile dopo le ore 22, ora di chiusura del parcheggio, fare ancora quattro
chiacchiere nel vicino caffé dell' Agora, angolo Grote Kauwenberg e Vekestraat.
    


La storia degli italiani in Belgio: da Cesare a Paola

                                                                          
        Martedí 30 novembre 2010, ore 19.30
        Università Stadscampus
        Rodestraat 14   
        2000 Antwerpen
        Dott. Michele Ottati
        (Presidente ACLI Belgio - Associazioni cristiane Lavoratori Italiani/Internazionali)
  

   Di fronte alle migrazioni umane straordinarie che caratterizzano la nostra epoca,
molti paesi hanno legittimato una nuova visione delle realtà storiche.
I nuovi arrivi di popolazioni destinate ad essere integrate in insiemi più vasti non possono più
essere considerati come dei meri fatti di ordine economico marginale e culturalmente subalterni.
Dare a questi flussi migratori  una dimensione puramente sociologica o statistica non è
più soddisfacente e non è più sufficiente ad integrare  globalmente il fenomeno migratorio
nella storia del paese d'accoglienza.
La storia della presenza italiana in Belgio  costituisce un esempio particolarmente suggestivo di
 questo nuovo approccio che implica prima di tutto una considerazione più giusta dell'elemento
umano collocato in una prospettiva che racchiuda il presente ed il passato.
In questo senso, l'immigrazione italiana in Belgio non è
stato un evento congiunturale. Essa si inserisce in un  contesto di scambi permanenti tra il Belgio e l'Italia
ben  remoti all'epoca contemporanea. L'apporto umano, considerato come un vettore culturale primordiale,
rappresenta una dimensione essenziale a tali relazioni  permanenti. La conferenza, che fa riferimento
all’omonimo libro di Arcangelo Petranto’, non ha l'intenzione di tessere l'elogio della presenza italiana in
Belgio ma quello di presentare un'immagine riformata e positiva degli italiani in Belgio, cercando di andare oltre i  luoghi comuni folcloristici, nonché il carattere miserabilista e pesantemente operaista legati al tema
dell'immigrazione. E’ una storia che potrà interessare sia i Belgi che gli Italiani.
I primi scopriranno l'apporto italiano in Belgio nel corso dei secoli.
I secondi potranno scoprire delle radici talvolta prestigiose nel paese di accoglienza.


    
 
La sera delle conferenze è possibile dopo le ore 22, ora di chiusura del parcheggio, fare ancora quattro
chiacchiere nel vicino caffé dell' Agora, angolo Grote Kauwenberg e Vekestraat.
    
 


      
 

Le nostre prossime conferenze:

                               (come sempre all’univeristà di Anversa)
    
 
Martedí 30 novembre 2010, ore 19.30, Dott. Michele Ottati –
La storia degli italiani in Belgio: da Cesare a Paola
    
 
Martedí 7 dicembre 2010, ore 19.30, Dott. Rosario Gennaro – Introduzione e visione del filmato:
Cristo  si è fermato a Eboli

Cari soci,

autunno grigio e piovoso in quel di Fiandra quest’anno. Perché non riscaldarlo un po’ ripensando ai
viaggi di quest’estate? Non esitate quindi ad inviarci i racconti delle vostre vacanze. Nel prossimo bollettino(pienamente invernale) saremo lieti di pubblicare i vostri scampoli di cielo terso e panorami assolati. I vostri commenti sulle nostre conferenze ed iniziative sono sempre bene accetti anche “in het Nederlands”. Mentre riflettete sulle vostre esperienze e ripensate ai vostri ricordi, non dimenticate di rinnovare
cortesemente la vostra iscrizione alla ‘Dante Alighieri’ di Anversa per l’anno sociale 2011, di preferenza prima
della fine di quest’anno. Le tariffe sono, come sempre, 15 euro a persona (25 euro per una coppia) per una
tessera di socio comune o 20 euro per persona (30 euro per una coppia) per quella di socio effettivo (invitato a partecipare all'assemblea generale annuale). I versamenti devono effettuarsi sul conto corrente
DA Antwerpen/Anversa KBC: 415-1182011-81, specificando la causale ‘quota 2011 + cognomi dei soci’.
                                                                  Buona lettura!